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Le torri di difesa di Formentera

Formentera in passato è stata una terra poco popolata. La sua natura aspra e le sue dimensioni ridotte non hanno certo agevolato l’instaurarsi di una comunità che potesse abitarla per un lungo periodo. I motivi possiamo ben presto immaginarli. Un terreno nel quale è difficile coltivare ed un’estensione territoriale ridotta non sono ideali per lo sviluppo di una civiltà.

Nel corso dei secoli, però, questo fazzoletto di terra è stato abitato da alcuni popoli ed una delle testimonianze più antiche è data dalle tombe megalitiche di Ca Na Costa (situate tra Es Pujols e La Savina) risalenti al 2000 A.C..
Col passare del tempo, diverse popolazioni hanno continuato ad avvicendarsi poiché, nonostante tutto, l’isola restava uno dei punti strategici di tutto il Mediterraneo.

Tra il XVI ed il XVIII secolo, Formentera fu presa di mira da parte del popolo Ottomano, il quale non perse tempo a lanciare un’offensiva contro questa terra spopolata situata tra le coste dell’Africa e vicino all’Europa. Fu questo l’evento che diede vita alle torri di avvistamento. Edificate in punti strategici, servivano per scorgere da lontano l’arrivo delle navi nemiche.
L’idea di queste torri di difesa venne dalla sorella maggiore Ibiza, la quale, all’epoca, frequentava ed utilizzava le risorse di Formentera. Come testimonia Santiago Colomar, storico delle isole Pitiuse, la piccola isola non era abbandonata ma spopolata a causa dell’epidemia di peste nera del 1300.

Furono costruite in totale ben 14 torri, 5 delle quali tra Formentera ed Espalmador. Ma come funzionavano esattamente?
Chi stava di guarda sulla torre poteva scorgere con anticipo l’arrivo di navi sospette e, in pochissimo tempo, dare l’allarme all’isola vicina con segnali di fumo, di giorno, e falò durante la notte.

Torre de Sa Punta Prima

Edificata nell’omonima zona da cui prende il nome, Punta Prima appunto, questa torre dalla forma tronco-conica (come tutte le torri presenti a Formentera) si trova nella parte settentrionale dell’isola, poco distante dal centro abitato di Es Pujols.

La torre non è visitabile al suo interno, ma sappiamo che presentava due piani, che si concludevano con una piattaforma. La torre è interamente costruita in muratura e da conci, quest’ultimi utili alla stabilità dell’edificio.
Da questo punto dell’isola, altamente scenografico, si possono ammirare Ibiza e le grandi scogliere che si ergono verso La Mola. La scelta di erigere una torre proprio su questo promontorio proveniva dall’esigenza di controllare il passaggio marittimo tra la zona di La Mola e l’isola di Ibiza.

La porta d’accesso, ora murata, è curiosamente posta a diversi metri di altezza. Ciò impediva al nemico di intrufolarsi agilmente nel caso di un attacco via terra. Le due modanature esterne, tutt’ora visibili, avevano una funzione ornamentale e di divisione: segnavano la metà della torre ed il principio del parapetto.

Per raggiungere la torre de Sa Punta Prima, partendo da Es Pujols, dovrete intraprendere la strada che conduce a Sant Ferran e, quando vedrete alla vostra destra il supermercato Aprop, sarà il momento di svoltare a sinistra; lì ci sarà una strada a due corsie che sale verso il promontorio di Punta Prima. Come riferimento potete mettere sul vostro navigatore Hotel Club Sunway Punta Prima.
Una volta arrivati davanti all’hotel, la strada asfaltata terminerà e dovrete avventurarvi per una sterrata, in leggera salita. Vi suggeriamo di essere prudenti sia in auto che in motorino, purtroppo le condizioni per circolare non sono delle migliori. Seguite l’intero cammino e svoltate a sinistra, incontrerete una serie di villette situate in modo ordinato sia a destra che a sinistra. Alla fine, vi troverete la meravigliosa torre proprio alla vostra destra.

Torre des Pi des Català

Questa torre, costruita tra il 1762 ed il 1763, si trova vicino al litorale più esteso di tutta Formentera: Mitjorn. L’omonima spiaggia, poco distante, è infatti una delle più frequentate grazie alla sua ampia area. La torre des Pi de Català, alta 23 metri, si erge su una superficie rocciosa ed il panorama che la circonda è pura macchia mediterranea.

L’edificio è stato completamente restaurato dall’architetto formenterense Marià Castelló Martínez. Grazie a questa riqualificazione, terminata nel 2016, la torre è ora visitabile al suo interno.

Ma cosa è stato fatto concretamente? Per non snaturare la struttura, si è deciso di intervenire solo nei punti in cui la torre necessitava di un restauro inevitabile per la vita stessa dell’edifico e, soprattutto, si è scelto di utilizzare pochi materiali, molti dei quali uguali a quelli originali. Il tutto guidato verso un unico obiettivo: mantenere l’identità del luogo.

Alla torre vi si accede attraverso una porta incassata in una struttura di acciaio Corten, materiale utilizzato anche per le scale che conducono al piano superiore. Al suo interno è possibile ammirare come il fine intervento architettonico lasci ben visibile la cronistoria dell’edificio.

Da giugno ad ottobre è possibile visitare la torre solo il sabato dalle ore 10 alle ore 13. Purtroppo gli altri giorni della settimana la torre è chiusa ai visitatori. L’ingresso è gratuito.

Torre des Garroveret

La torre des Garroveret, situata nei pressi di Cap de Barbaria, deve il suo nome all’omonimo luogo in cui è ubicata. La sporgenza rocciosa che la ospita sorge nel punto più meridionale dell’isola, nelle immediate vicinanze del celebre faro.

Situata a 65 metri sul livello del mare, questa torre era di primissima importanza nel sistema difensivo dell’isola. Dal suo interno era possibile scorgere le navi provenienti dal versante africano, all’epoca uno dei territori più bellicosi. Quando fu costruita era una delle torri più attive e disponeva di cannoni; nel 1824 divenne esclusivamente una torre di guardia.

torre des garroveret

La sua struttura è molto simile a quella delle altre torri di difesa presenti sull’isola. Alta 9 metri, si divide al suo interno in due piani. La porta d’accesso, posta ad un piano rialzato era poi collegata al piano inferiore tramite una scala. Purtroppo la torre non è visitabile al suo interno.

Torre de Sa Gavina

La difesa della parte ovest dell’isola era affidata a chi presidiava la torre de Sa Gavina, costruita tra la zona di Can Marroig e Cala Saona nel 1763. La sua architettura non differisce da quella delle altre torri di difesa: la struttura tronco conica e la divisione in due ordini sono elementi che si ripetono costantemente.

Alta quasi 9 metri e con un diametro di oltre 12 metri, la torre de Sa Gavina era utilizzata principalmente per monitorare i passaggi marittimi nella zona di Es Freus, Espalmador ed il porto di La Savina.

Come la Torre des Pi des Català, anche questa è stata restaurata dall’architetto Marià Castelló Martínez nel 2008 per garantire l’integrità globale dell’edificio. A differenza di quest’ultima, purtroppo non è visitabile all’interno.

Torre de Sa Guardiola a Espalmador

Poco distante dall’isola di Formentera, sorge l’isolotto di Esplalmador. Questo piccolo pezzetto di terra emerso dal mare, oltre a rappresentare un’ottima via di fuga per una giornata di relax dalla caotica Formentera, ospita una torre di difesa chiamata torre de Sa Guardiola. Il nome è dovuto alla sua ubicazione, si trova infatti sulla punta de Sa Guardiola, a 27 metri sul livello del mare.

Sembrerebbe che nel 1585 Filippo II chiese all’attuale governatore Ferran Sanoguera la costruzione di questa torre, ma a causa di una risposta tardiva ciò non avvenne fino al 1750. Nonostante questo ritardo, fu la prima delle cinque torri di difesa ad essere costruita nel corso del XVIII secolo.

Questo deve essere il motivo per cui ha alcune caratteristiche particolari che non si trovano nelle altre torri di questo tipo a Formentera e a Ibiza come per esempio l’assenza di modanature esterne.

Le torri di difesa presenti nelle isole Pitiuse, ovvero Ibiza e Formentera, sono state dichiarate Beni di Interesse Culturale nel 1949.

 

Galleria Torri Formentera

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