Formentera, l’ultimo paradiso del Mediterraneo.
Formentera è un’isola della Spagna ed appartiene all’arcipelago delle Baleari, costituito anche dalle isole di Maiorca, Minorca ed Ibiza. Con la sua estensione di soli 83 km² è la più piccola di tutte ed è situata a sud di Ibiza, precisamente a sole 2 miglia nautiche di distanza (circa 3 km). Formentera è sprovvista di un aeroporto ed è accessibile esclusivamente via mare.
Cartina Formentera
Per arrivare a Formentera dovrete prendere un volo fino ad Ibiza, recarvi al porto che dista circa 10 minuti di taxi dall’aeroporto e prendere un traghetto che in soli 30 minuti vi farà approdare a Formentera, precisamente nella località di La Savina (l’unico porto dell’isola). Da lì potrete recarvi in poco tempo verso gli altri centri abitati oppure verso le sue meravigliose spiagge.
Nonostante le sue dimensioni ridotte, solo 19 km di lunghezza, Formentera gode di un ampio tratto di costa (ben 69 km) e la presenza di numerose spiagge, calette e luoghi incantati vi farà presto dimenticare stress e problemi quotidiani.
Grazie alla sua natura principalmente pianeggiante, nei mesi meno caldi, consigliamo di noleggiare una bicicletta, il mezzo ideale per entrare in sintonia con il genius loci del luogo. Numerosi sono infatti i circuiti verdi da percorrere: sarete completamente avvolti dal profumo dei pini, dei ginepri e delle numerose piante aromatiche che crescono spontaneamente in questo luogo magico. Inoltre è facile imbattersi in numerose specie di uccelli come fenicotteri e gabbiani, o altri animali come lucertole (simbolo dell’isola) e ricci. Flora e fauna sono preservate dal Consell Insular de Formentera.
L’uso della bicicletta è però consigliato solo nelle ore diurne, poiché la sera, le strade sterrate e poco illuminate risultano non idonee a questo tipo di mezzo (meglio optare per moto o auto).
Situati alle due estremità dell’isola e ad un altitudine maggiore, sono invece i relativi fari di Cap de Barbaria e di La Mola. Il primo si trova a sud-ovest, dopo alcuni chilometri di natura incontaminata e l’altro si trova ad est, a circa 200 metri sul livello del mare, alla fine del villaggio di El Pilar de la Mola. Per raggiungerli è necessario noleggiare uno scooter o un’automobile.
In generale l’isola conserva ancora un aspetto rurale, soprattutto nelle zona meno battute: sopravvivono infatti le costruzioni tipiche del luogo, le finche ed i caratteristici muretti a secco di tradizione millenaria. Come potrete osservare, l’architettura abitativa prevedeva ampie case costruite con pietre dell’isola, dai muri molto spessi in grado di riparare dal freddo invernale e dalla calura estiva. Non è raro vedere, adiacente a queste case, anche pozzi e forni esterni, utilizzati dalle famiglie che provvedevano autonomamente al fabbisogno personale di acqua e cibo.
I muretti a secco fungono tutt’ora da confini per delimitare i vari appezzamenti di terreno, ma anche per evitare che gli animali si immettano nelle strade più trafficate. Al giorno d’oggi, maestranze locali e non sono specializzate in questo tipo di costruzione, molto in voga anche nelle case di nuova realizzazione.
All’interno dell’isola è presente una strada principale, la PM820, che collega le due estremità: lunga 19 km, inizia dal porto di La Savina e arriva fino al faro di La Mola. Da questa strada dipartono numerose stradine secondarie che conducono alle varie località e spiagge di Formentera. Per orientarvi sappiate che ogni luogo lungo questo tratto di strada è identificato dal chilometro di appartenenza (calcolato in base alla distanza dal porto di La Savina).
La popolazione conta attualmente 11.171 abitanti (dato di gennaio 2024 dall’anagrafe di Formentera) il che dimostra un leggero calo rispetto all’anno 2023 in cui si attestavano 11.418 presenze. L’isola in sé ha una storia di popolamento relativamente recente, basti pensare che all’inizio del ‘900 si contavano circa 2.000 abitanti. Come molti altri luoghi, l’isola conta una buona percentuale di stranieri, al 2023 attestata intorno al 33%, tra cui tantissimi italiani, mentre il 41% proviene da altre parti della Spagna.
Le saline di Formentera, poco distanti dal porto di La Savina ed oggi in disuso, sono parte di una riserva naturale dal 1995. Questa zona vanta una elevata ricchezza ecologica grazie ad un ecosistema unico. Nella zona nord dell’isola è presente una laguna chiamata Estany Pudent. Ha una superficie di 3,5 km², raggiunge i 4 metri di profondità nella parte centrale ed appartiene al Parco Naturale delle Saline. Il nome Pudent (puzzolente in catalano) deriva dal cattivo odore che emana durante le calde giornate estive. Uno strano fenomeno che vi si può osservare, durante le giornate ventose, sono i fiocchi di schiuma salata che si accumulano vicino alla riva: questo deriva dall’elevata salinità delle acque.
Poco distante sorge una seconda laguna, molto più piccola, chiamata Estany des Peix. Ha uno sbocco al mare, chiamato Sa Boca, lungo circa 50 metri.
Il clima è mediterraneo e presenta estati asciutte, inverni miti e scarse precipitazioni nei mesi estivi. La maggiore probabilità di pioggia si presenta nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Le dimensioni ridotte dell’isola e la quasi assenza di rilievi montuosi fanno sì che le caratteristiche climatiche varino molto poco da un luogo all’altro.
Le giornate soleggiate sono una costante durante l’estate, ma sono frequenti anche durante le altre stagioni. L’acqua del mare è calda nei mesi di luglio, agosto e settembre con una temperatura uguale o superiore a 24 gradi. Leggermente più fresca nei mesi di giugno ed ottobre.
L’isola di Formentera si distingue per la sua grande bellezza ambientale, ma sicuramente ciò che la rende famosa ad ogni latitudine è la trasparenza delle sue acque. Il segreto delle lunghe spiagge di Formentera e del suo mare cristallino risiede nelle praterie di Posidonia oceanica che circondano l’isola. Questa pianta acquatica, molto simile nella conformazione a quelle terrestri, ha una fondamentale importanza ecologica: costituisce la comunità del climax del Mar Mediterraneo e protegge le coste dall’erosione. La sua presenza è un buon indicatore delle acque marine costiere. Per questo motivo è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999.
In passato, agricoltura, pastorizia, pesca ed estrazione del sale sono stati i maggiori campi di sostentamento per l’economia locale. Solo da gli anni settanta in poi gli autoctoni hanno spostato i loro affari verso il settore turistico, creando strutture ricettive e dedicate all’accoglienza. Le prime persone a scoprire l’isola erano principalmente di nazionalità tedesca e francese.
Da quel momento in poi arrivarono visitatori da ogni parte d’Europa e l’economia cambiò radicalmente. Tutt’oggi le attività legate al turismo sono le più sviluppate e redditizie per la maggior parte della popolazione autoctona. La stagione turistica inizia di solito con la settimana di Pasqua e termina alla fine di ottobre.
Gli italiani a Formentera rivestono un particolare ruolo nel settore turistico, molti hanno investito nella ristorazione e in strutture dedicate all’accoglienza. Per questo motivo la lingua italiana è parlata e ben compresa.
Durante gli ultimi anni, ciò che ha permesso di far conoscere ancora di più l’isola al popolo italiano è stata la presenza di numerosi volti noti della televisione e non solo: Christian Vieri, Alessia Marcuzzi, Pierfrancesco Favino, Pippo Inzaghi, Zucchero, Federica Nargi, Cristina Chiabotto, Paolo Bonolis e Luca Laurenti sono solo alcuni nomi che ogni anno prediligono l’isola per le loro vacanze.
I centri abitati di Formentera sono tutti di piccole dimensioni ed ognuno vanta caratteristiche diverse. Es Pujols è il centro turistico per eccellenza, vi sono numerose case vacanze, hotel, bar e ristoranti. Molto vivace d’estate, resta praticamente disabitata dalla fine di ottobre fino all’inizio della nuova stagione turistica.
La Savina è la sede del porto ed è una località molto viva durante il giorno visto il continuo viavai di persone che arrivano e partono. Oltre ai traghetti di linea che collegano l’isola ad Ibiza, è presente una zona dove sono ormeggiate le imbarcazioni private.
Totalmente differenti sono invece i centri abitati di Sant Francesc Xavier, Sant Ferran e La Mola. Il primo è il capoluogo dell’isola, sede di attività istituzionali e abitato dagli isolani. Durante l’estate si riempie di turisti ma la sua identità non cambia di stagione in stagione. Qui potrete entrare in contatto con la popolazione locale che ama sostare nei bar che si affacciano sulla chiesa. Il suo dedalo di stradine costellate di case ricoperte di calce bianca rende Sant Francesc uno dei villaggi più autentici ed ammirati di Formentera.
Sant Ferran è una località più piccola dove si respira un’aria di comunità ancora forte. Ci vivono tantissime persone del luogo e vi hanno sede anche alcune scuole. D’estate è frequentata soprattutto la sera grazie al suo caratteristico mercatino artigianale e ai numerosi ristoranti presenti. Molto intima la piccola chiesa che affaccia sulla piazza.
La Mola è invece una località più isolata e si caratterizza per la vasta area boschiva che la circonda. Anche qui è presente una piccola chiesa con vicino un cimitero. È conosciuta dai turisti per il grande mercatino hippy che si tiene nella piazza ogni mercoledì e domenica durante l’alta stagione.
Le spiagge di Formentera sono per lo più sabbiose, ma in alcuni punti potrete anche incontrare della roccia. Tra le più famose ci sono indubbiamente Ses Illetes e Levante, nella zona nord dell’isola. Inserite spesso nella classifica delle più belle spiagge d’Europa, affascinano per la loro natura selvaggia ed incontaminata.
Es Pujols è invece l’unica località ad avere un piccolo centro abitato ed una meravigliosa spiaggia che si sviluppa per circa 700 metri. Molto affollata nei mesi di luglio e agosto, è la spiaggia con più servizi in assoluto: lettini ed ombrelloni a disposizione, oltre ad un considerevole numero di bar e ristoranti sul lungomare.
La spiaggia di Migjorn si estende per tutto il versante sud dell’isola. Potrete accedervi già dalla zona chiamata Cà Marì fino all’ultimo tratto in cui si incontra la meravigliosa Caló des Mort. Prevalentemente sabbiosa, è però anche ricca di calette e insenature rocciose. Molto frequentata dai naturisti, è il luogo ideale per chi cerca un’oasi di pace. Uno dei tratti di mare più suggestivi si trova al km 11.
Dalla parte opposta si sviluppano le spiaggette di Es Caló, un minuscolo centro abitato famoso per ospitare numerose “escars”, ovvero i rifugi per le imbarcazioni dei pescatori locali. Queste insenature si caratterizzano per avere una parte di spiaggia fine e chiara mista a roccia che prosegue verso il mare.
La baia di Cala Saona è invece una spiaggia che si trova nel versante ovest dell’isola. A forma di mezzaluna, è incastonata tra alte scogliere di colore rosso. Grazie alla sua posizione è uno dei luoghi migliori dove vedere il tramonto.
A Formentera ci sono in totale tre fari, ma solo due sono quelli che tutti i turisti vanno a vedere. Il faro di La Mola si trova nell’omonima località e svetta su scogliere che raggiungono i 192 metri sul livello del mare. Dal 2019 il faro ospita uno spazio multidisciplinare ed un museo di notevole interesse per il patrimonio marittimo dell’isola. Le spettacolari vedute offerte da questo luogo lo rendono uno dei più fotografati.
Il faro di Cap de Barbaria si trova invece ad ovest, non troppo lontano da Cala Saona. Per raggiungerlo, è necessario lasciare il proprio mezzo al limite di una strada asfaltata percorribile solo a piedi. Si tratta di una suggestiva camminata di meno di due chilometri che vi condurrà direttamente ai piedi dell’imponente faro. Il terreno brullo e roccioso che lo ospita ricorda in qualche modo la superficie lunare.
Il piccolo faro di La Savina, al porto, è invece quello che si può osservare una volta arrivati a Formentera oppure quando si è in procinto di lasciare l’isola.
I mercatini artigianali di Formentera rappresentano l’eredità hippy dell’isola. Negli anni ’60, infatti, numerosi giovani rivoluzionari in cerca di uno stile di vita semplice e genuino scelsero Formentera come la loro nuova casa. Lontana dall’imperante consumismo, qui si poteva ancora vivere a contatto con madre natura; basti pensare che, all’epoca, l’energia elettrica non era ancora diffusa in tutti i centri abitati.
Il mercatino più famoso è senza dubbio quello che si svolge ogni mercoledì e domenica, dalle 16 fino alle 22, nel paesino di La Mola. Ricco di bancarelle e con un’atmosfera decisamente hippy è uno dei più amati e frequentati dai turisti.
Improntato sulla vendita di opere d’arte come disegni, dipinti e creazioni artigianali è invece il piccolo mercatino di Sant Ferran, che si svolge ogni giorno della settimana, ad esclusione del mercoledì e della domenica, nella strada pedonale.
Più commerciale, ma sempre molto scenografico, è invece il mercatino che si svolge sul lungomare di Es Pujols. Ogni sera troverete un fiume di turisti che cerca di farsi spazio per ammirare le bancarelle. Vi troverete di tutto e sarà difficile resistere alla tentazione di comprare qualcosa.
Dedicato alla vendita di gioielli è invece il mercatino presente a Sant Francesc, attivo ogni mattina fino alle ore 14 circa. Le graziose bancarelle, disseminate nelle stradine del centro, offrono oggetti fatti a mano rigorosamente dagli artisti isolani.
Vicino al porto di La Savina vi è invece un mercatino aperto dalla mattina fino a tarda serata. È possibile trovarvi di tutto ed è molto frequentato da chi cerca un piccolo regalo prima della partenza verso casa.
“Ogni viaggio lo vivi tre volte:
quando lo sogni,
quando lo vivi e
quando lo ricordi “
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